Polenta con salsicce e fontina

Il paiolo
Molte sono le ricette italiane che richiedono la cottura delle verdure prima di passare alla preparazione della ricetta.

Il paiolo, che naturalmente è in rame non stagnato, si presta splendidamente alla bollitura delle verdure. Diversamente dalle pentole d'altro materiale, infatti, nel paiolo le verdure conservano integralmente il proprio sapore, prestandosi poi nel migliore dei modi al completamento della ricetta.

Il paiolo, nella sua semplicità, è probabilmente fra le pentole più versatili, e non dovrebbe mancare in nessuna cucina. E' indispensabile per la preparazione della polenta, che poi si mangia nei modi e con i condimenti più svariati, ma è anche insostituibile nella cucina dietetica.

Chi, per una qualsiasi ragione, è orientato alla preparazione di piatti a base di verdure cotte, trova nel paiolo un alleato fenomenale.

Unica avvertenza: nel rame non stagnato non è possibile soffriggere.

Passiamo ora alla ricetta della Polenta con salcicce e fontina.

E' un piatto tipicamente invernale, semplice nella preparazione ma dal gusto deciso.
Si tratta di un piatto unico, molto calorico, da consumare accompagnandolo con un ottimo rosso di corpo.

Ingredienti per sei persone
  • Circa 350 g. di farina gialla
  • Una grossa cipolla
  • 3 indivie
  • 9 cavoletti di Bruxelles
  • 6 grosse salcicce
  • 200 g. di fontina a dadini
  • 75 g. di pecorino romano grattugiato
  • 3 dl. d'olio extra vergine d'oliva
  • Sale q.b.

Fate soffriggere lentamente le salcicce in una padella con l'olio extra vergine, rigirandole spesso per assicurare una cottura omogenea.
Quando saranno cotte, salate leggermente.

Intanto, lessate nel paiolo le indivie, i cavoletti e la cipolla tagliata in due.

Quando le verdure saranno cotte, toglietele, aiutandovi con una schiumarola e lasciatele raffreddare sul tagliere e tagliatele in questo modo: le cipolle e tre dei nove cavoletti di Bruxelles vanno tagliuzzati, mentre l'indivia la dividerete a metà per la sua lunghezza.

Togliete dal paiolo il brodo di cottura in eccesso, ne dovrà restare circa un litro e mezzo, e cominciate a versare la farina gialla lentamente, rimestando continuamente.
Se la polenta vi sembra troppo densa, aggiungete ancora un po' di brodo.

A cottura quasi ultimata, prima che la polenta faccia "la crosta", spegnete il fuoco ed aggiungete, nell'ordine, la cipolla ed i cavoletti tritati, il pecorino e la fontina a cubetti. Rimestate energicamente a fuoco spento.

Questa polenta va servita in piatti caldi (fateli scaldare nel forno) e guarnita così:
Un mestolo di polenta in posizione non centrale, una salciccia ben calda, mezza indivia ed un cavoletto di Bruxelles a guarnizione.
Il tutto condito con l'olio delle salcicce.